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Azzedine Alaïa

Il couturier artista

AZZEDINE ALAÏAAbiti come sculture, silhouette fuori dagli schemi: le creazioni dello stilista franco-tunisino Azzedine Alaïa sono delle vere e proprie opere d’arte indossabili, frutto di uno dei più grandi talenti del fashion system degli anni Ottanta.

Il mondo della moda dà l’addio a uno degli stilisti più #looxy del settore, amato da grandi top model e star come Naomi Campbell, Linda Evangelista, Grace Jones e Madonna.

Terminati gli studi di scultura, il giovane Alaïa si trasferisce a Parigi negli anni ’50 per lavorare come assistente di Guy Laroche e Christian Dior. Nel 1963 apre il suo primo atelier nell’affascinante cornice della Rive Gauche. Qui conosce alcune delle donne più influenti dell’epoca, vere icone di eleganza come la poetessa Louise de Villemorin, Greta Garbo e Cécile de Rotschild.

Ma è nel 1982 che Azzedine Alaïa raggiunge la fama internazionale: le sue creazioni sfilate a New York gli varranno i premi di “miglior stilista dell’anno” e “miglior collezione dell’anno” proiettandolo nell’Olimpo del fashion. Le sue collezioni arrivarono nei negozi di tutto il mondo e, nel 1988, vennero aperte le boutique di Beverly Hills, New York e Parigi.

Tra le creazioni più #looxy dello stilista l’iconico abito da sera viola realizzato per Grace Jones per il film di James Bond “007- bersaglio mobile” e il raffinato “bandage dress” del 1984.

d.repubblica.it
Tags : fashion

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